domenica 29 settembre 2024

Quattro Giornate di Napoli, nel nostro sangue

Nelle Quattro Giornate di Napoli è racchiuso tutto quello che un popolo può vivere durante la sua storia: la fame, la disperazione, i massacri degli innocenti, la voglia di libertà, la violenza in ogni forma, la ribellione e la lotta per un futuro migliore. Secoli racchiusi in sole Quattro Giornate.
In quei giorni c'è tutto quello che un popolo può subire e ciò che decide di fare per non soffrire più. La disperazione della guerra, con le sue atrocità, la violenza degli oppressori e la fame portarono allo stremo un'intera città e la ribellione fu l'unica strada da seguire per combattere tutto ciò, senza distinzione di classe, di sesso e di età, ma con un unico denominatore comune che fu quello di lottare contro tutto questo. Napoli é stata l'unica città a cacciare i nazisti da sola, nell'unica volta in cui si è mossa unita. Forse solo in quei giorni lo siamo stati, combattendo uniti, sentendoci uguali ed è stata la prima e unica volta in cui Napoli non si è divisa tra buoni e cattivi, ricchi e disperati, onesti e disonesti, un corpo unico che ha lottato per un futuro di libertà.
A fine settembre a Napoli vi fu un miracolo, che rispetto a quello sacro del sangue del patrono, é rappresentato da quello versato da tutti i suoi cittadini per la libertà. Con tutto il rispetto per San Gennaro, ma io preferisco ricordare il sangue dei miei concittadini che non si è sciolto, ma che scorre ancora nelle nostre vene e che ci ricorda quanto "costi" la libertà.

giovedì 29 agosto 2024

un'altra estate

L’estate se ne va e lascia qualche granello di sabbia ancora in giro, la pelle un po’ più scura (ma dura poco si sa), qualche chilo che pensavi di poter perdere e che invece si è aggiunto a tradimento. Prima delle vacanze ti immagini a fare lunghe camminate e pasti frugali, poi finisci inesorabilmente spiaggiato a trangugiare di tutto e di più. E che non ti fai qualche aperitivo al tramonto? Considerando che il tramonto è un evento quotidiano, fai un po’ tu.
Si ritorna con una gran voglia di riprendere, te lo ripeti come un mantra, perché sai bene che la ripresa comporta il ritorno a una routine che la voglia un po’ te la fa passare. Rimpiangerai certamente il dolce far nulla, le chiacchierate senza senso, il mare che quest’anno era proprio caldo (ogni anno è sempre più caldo), il ricordo delle infatuazioni adolescenziali che non torneranno più, come quei gelati che pagavi 150 Lire e ti piacevano un sacco, però non te ne ricordi il gusto.
Riprendi a seguire le notizie che ti parlano di guerre (continuavano anche mentre eri spiaggiato), di gente che vuole differenziarsi autonomamente, di gente sempre più razzista e omofoba, insomma si torna alla normalità.
Sono pronto a ricominciare, però cerco per casa quel granello di sabbia che so che c’è e che raccoglierò commuovendomi, perché lo aggiungerò agli altri che inesorabilmente scendono nella clessidra della vita, un’altra estate se ne va, un altro anno non tornerà.

martedì 28 maggio 2024

Le quattro giornate di Viola, presentazione a Roma

L’avventura dell’Agenzia 88881, partita nel 2021, termina con il romanzo “Le quattro giornate di Viola”, ultimo della trilogia, e ad esser sinceri, vi confesso che mi sono divertito molto a scrivere tre romanzi gialli con protagonista un agente assicurativo, cercando di far conoscere il mondo assicurativo in modo ironico e misterioso. I primi due romanzi li ho pubblicati in self publishing, raccogliendoli recentemente in un unico volume (Clicca qui) mentre il terzo è stato pubblicato da Guida Editori (Clicca qui), con la soddisfazione di essere stato scelto da chi pubblica romanzi per mestiere. Ho avuto varie occasioni per far conoscere “Le quattro giornate di Viola”, infatti, dopo la prima presentazione a Napoli  nel dicembre del 2023 (Clicca qui), dopo averlo presentato in una trasmissione televisiva (Clicca qui) e, successivamente, presso la libreria Belgravia a Torino, adesso è arrivato il momento di farlo a Roma. Il 3 giugno, infatti lo presenterò a Roma, e sarà un'altra occasione per poter raccontare i vari aneddoti che hanno accompagnato la scrittura di questa trilogia, lo farò insieme al mio grande amico Carlo Puglielli, che ovviamente, fa di mestiere l'agente assicurativo.
Appuntamento quindi a Roma il 3 giugno alle ore 18.00, presso lo Spazio Astra, Largo Dino Frisullo – Testaccio, Roma.

sabato 4 maggio 2024

non risponde

Stiamo tutti perennemente incollati ai nostri smartphone, spesso anche solo per impegnare pochi attimi di attesa o anche per noia. Possiamo dimenticare tutto quando usciamo, però il telefonino no. Guai a chi ce lo tocca, il telefono è sacro e ce lo teniamo stretto. Ci sono immagini che immortalano persone in una sala, durante un qualsiasi convegno, che più che ascoltare, sono incollati con lo sguardo sul loro piccolo schermo a portata di mano. Durante i concerti, per noi che al massimo maneggiavamo un accendino durante una canzone emozionante (anni fa), sconvolge sempre vedere il pubblico che riprende tutto col proprio telefono, fornendo un’illuminazione particolare a tutta la sala. Se siamo protagonisti di un evento improvviso, una situazione particolare, la prima cosa che facciamo è quella di immortalarla con un video o una foto, utilizzando il nostro inseparabile compagno tecnologico. Buttiamo un occhio sui social ogni cinque minuti, ci scattiamo selfie a più non posso. Insomma, questo oggetto tecnologico è un’appendice della nostra mano, inseparabile. Dopo questa riflessione, per cui non temo smentite, mi sorge un dubbio, una domanda naturale: poiché stiamo sempre incollati al cellulare, perché, per dare una risposta a un messaggio, ci mettiamo ore? Lo so, si aprirebbe una discussione infinita sull’opportunità di certi messaggi, l’insistenza di certe persone e l’invasione della nostra privacy, ma, il più delle volte, ognuno di noi è assalito dal dubbio sui tempi di risposta. L’unica giustificazione che, sinceramente, non regge, é quella di dire: scusami non ho letto il messaggio perché ero impegnato. Perché sí, eravamo impegnati, però eravamo impegnati a guardare il telefonino…

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domenica 28 aprile 2024

il generale politico



- Perché dici che sembra brutto che esordisca dicendo che sono tutte poco di buono e che l’uomo è cacciatore?
- Non va bene!
- Perché mi hai cancellato pure questa frase? “Per la spesa pubblica occorrerebbe essere meno rabbini”…
- Cancellata!
- E quel passaggio sui treni in orario?
- Pure!
- Ma così non posso dire niente??
- Solo quello che ti ho lasciato senza cancellature
- Vedo che hai lasciato la frase sui neri migliori amici dell'uomo
- Un po’ forte, però può andare
- Che dici, per il comizio, una bella camicia nera andrebbe bene?
- Preferirei verde, però se proprio insisti
- Senti Matteo, in verità avrei preferito presentarmi in divisa, sai che effetto? Un generale che parla chiaro. Chi si oppone, vedendomi, si sentirà manganellato moralmente
- Anche fisicamente se rompono
- Bravo! Più ordine e disciplina, i neri a casa loro e le donne a fare le calzette! Ti piace come slogan? Sono un vero genio!
- Ricordati che non dobbiamo esagerare
- No, dobbiamo esagerare alla grande. Io dico cose sgradevoli e tutti a parlare di noi. Non passerà giorno in cui non dirò cose che li faranno inorridire e tutti i riflettori saranno sul generale della Lega!
- Un fenomeno!
- Vedrai quando mi presenterò con la pistola in aula e chiederò “ci sono per caso froci tra di voi?”
- Un genio!
- Ho già pronte un po’ di proposte di legge: classi differenziate per i disabili, abolizione della legge sull’aborto e porto d’armi libero!
- Grande!
- Sono pronto? Quando entriamo nel vivo della campagna elettorale? Già mi prudono le mani!
- Manca poco, vedrai che alla Meloni le facciamo vedere i sorci verdi!
- Già! Con me al comando, niente più donne a fare i presidenti del consiglio, sono cose da uomini!
- Perfetto!
- Niente donne!... brr!... niente… augh!... nie… crash, bip, oooh!!!
- No! Un’altra volta?! Porca miseria! Forza! Ma perché durano così poco?! Ragazzi! Venite!! Si sono scaricate un’altra volta le batterie di Vannacci!! Anzi, chiamatemi subito Vladimir, mi deve spiegare bene come ricaricarlo, non vorrei che si bloccasse nel bel mezzo di un comizio! Secondo me queste sono batterie cinesi!
- Non si preoccupi capo, dalla Russia ci hanno spedito un nuovo kit di batterie per Vannacci e ci hanno garantito che durano di più. Poi è arrivato anche il nuovo libro che deve pubblicare
- Bello, come si intitola?
- “Donna nana, tutta tana”
- Geniale!

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sabato 27 aprile 2024

libertà, a prescindere

Pensateci bene, in un tempo in cui molti si dichiarano apolitici e tanti non vanno neanche a votare, ci si divide sul concetto di libertà. La libertà è un bene intangibile che però fa molto male quando non c’è. Chi desidera che non vi sia libertà, solitamente è chi impone di toglierla o ne beneficia della sua privazione, quindi, mi sorprende sempre il fatto che vi siano persone che avrebbero tutto da perdere in un eventuale regime illiberale, sostenere tesi che vanno in direzione contraria rispetto ad essa. La libertà non è anarchia e neanche un’autorizzazione a fare tutto ciò che ci passa per la testa, deve essere rispettosa delle regole che vengono decise democraticamente. Tutto piuttosto ovvio, ma questo è il punto, la libertà è in pericolo ogni volta che la consideriamo ovvia, acquisita e scontata. No, la libertà è sempre in pericolo, ogni volta che non vengono rispettate le leggi, ogni volta che si tende ad omologarsi al più forte e ogni volta che non ci si indigna davanti a un’ingiustizia. Resta però il solito dubbio: perché ci sono persone “normali”, cioè persone senza potere, che sono pronte a sostenere tesi illiberali che le schiaccerebbero se si realizzassero. È un mistero che ha attraversato i secoli e, forse, una risposta nessuno l’ha mai trovata. Nel dubbio, viva la libertà, a prescindere.

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sabato 13 aprile 2024

Agenzia 88881, tre romanzi gialli

Agenzia 88881 é una serie che si compone di tre romanzi con protagonista un agente assicurativo che si trova coinvolto in tre casi da risolvere, tra riflessioni ironiche e continui colpi di scena.

I primi due ora sono in un'edizione unica che è possibile acquistare su Amazon: Clicca qui

Il terzo, "Le quattro giornate di Viola", può essere acquistato in libreria oppure in tutti gli store online: Clicca qui

domenica 7 aprile 2024

Capodimonte e il pastore tedesco errante

C'è un francese, un tedesco e un italiano, che detta così sembra il classico inizio di una barzelletta: il primo ha fatto rinascere Capodimonte (il francese), il secondo è stato chiamato per la successione (il tedesco), il terzo ha nominato il tedesco (l'italiano). Il tedesco però, contraddicendo alla grande la storia del suo popolo, si candida a sindaco di Firenze (questa però è un'altra barzelletta!) e Capodimonte può aspettare. L'italiano (il ministro della cultura) sostiene che tutto sia normale, ma si sa che questo ministro con la geografia non va tanto d'accordo, per lui Firenze potrebbe essere tranquillamente in Campania. Intanto a Napoli, a San Gregorio Armeno, come da tradizione, hanno preparato la statuetta del pastore tedesco, intento a fare il gioco delle tre carte, in compagnia di un Sangiuliano che ammira le bellezze di Times Square a Londra (perché lui sì che ne capisce di geografia). Purtroppo non è una barzelletta e, da napoletano, non posso che chiedere che il tedesco se ne vada via immediatamente da Capodimonte.

sabato 6 aprile 2024

il mio prossimo romanzo, a breve...

- La vedi questa sigaretta?
- Sì.
- E sai perché la porto con me da anni e non l'accendo mai?
- No.
- Perché so che, dal momento in cui l'accenderò, inizierà a bruciare, la fumerò boccata dopo boccata, ma poi finirà. E io non voglio che finisca. Ecco perché non la fumo.
- In effetti tu non fumi.
- Appunto, la stessa cosa la faccio con te. Se oggi ci baciassimo, sono sicuro che avremmo una storia che pian piano si consumerà come questa sigaretta e io non voglio che finisca mai.
- Quindi non mi bacerai mai.
- Mai, perché se dovessi farlo, inizierebbe il conto alla rovescia della fine della nostra storia e non vorrei mai smettere di amarti. Porto l'amore che ho per te accanto a questa sigaretta, perché non vorrei consumarlo mai.

("L'uomo che pranzava con le donne" di Vincenzo Ferrante) prossimamente...

Raccolta di racconti brevi "Quattro righe in libertà": Clicca qui
Romanzo "Agenzia 88881, primi due episodi": Clicca qui
Romanzo "Le quattro giornate di Viola ": Clicca qui