domenica 29 gennaio 2012

cittadini senza voce

Siamo stati capaci di dare il voto agli italiani all'estero. Gente che, per motivi anche molto seri, oggi vive in un altro paese, lì paga le tasse e lì, soprattutto, utilizza i servizi e fa parte dell'elettorato attivo. Gli abbiamo dato la possibilità di eleggere chi  deve legiferare sulle nostre vite e non sulle loro. Io non sono mai stato d'accordo su questa legge ( per non dire poi della modalità di voto ambigua e molto poco chiara ). Ma la cosa assurda è che vi sono persone che, pur vivendo in Italia, non hanno il diritto di esprimere il proprio voto. Non hanno voce per poter scegliere chi governa le città in cui vivono e non hanno voce per dire se una politica sociale sia migliore di un'altra. La cosa più assurda è poi quella  che anche  i propri figli, nati nel nostro paese, non sono considerati nostri concittadini...questa sì che è una assurdità che deve finire. Può un paese che concede il diritto di voto a cittadini che non vivono più qui, negare poi dei diritti sacrosanti a chi vive e lavora da noi?...Sarà, ma a me, questa cosa, non piace proprio!