sabato 28 maggio 2022

navigar m’è dolce

Ci tiene compagnia, dovrebbe essere il nostro faro durante la guida e dovrebbe darci la sicurezza di non perderci mai, purtroppo non è sempre così, perché “lui”, il navigatore, in maniera sadica, nasconde trappole e insidie quando meno te l’aspetti. Credo che chi progetta tali sistemi, lo faccia con un unico obiettivo, cioè quello di farci perdere, soprattutto la pazienza. Ovviamente non sempre è così, però il più delle volte, mentre sei alla guida e ascolti le indicazioni sulle strade da percorrere, hai sempre quel fondo di diffidenza, frutto di esperienze vissute. A chi non è capitato di trovarsi perso in stradine di campagna, mentre a distanza osservi una superstrada che “lui” ha totalmente ignorato nelle indicazioni da darti? Oppure ritrovarsi in una ZTL o in un’isola pedonale a supplicare i vigili che non è stata colpa tua ma di questo coso che abbiamo in auto? Per esempio io ci litigo, come se poi mi potesse ascoltare, ma comunque ci litigo, cambio strada, “lui” ricalcola e suggerisce altro e io faccio l’opposto, mandandolo al diavolo. Certamente occorrerebbe aggiornare continuamente le mappe, perché in Italia ci sarà pure il calo della natalità, ma non quello della nascita di rotonde a ritmo impressionante, credo se ne facciano una al giorno. In questi casi “lui” non ha colpe, lì dove c’era un semaforo oppure un incrocio, è nata la notte prima una rotonda e tu rischi di andare dritto nell’aiuola appena piantata al centro della strada (in certi casi in un albero e se ti va male in un’opera artistica di dubbio gusto). Per non parlare di quando dovrebbe segnalarti gli autovelox, fateci caso, non ne azzecca mai uno: rallenti su suo suggerimento e non trovi nulla, ma quando acceleri, ecco che vieni fotografato e multato all’istante. Ho il sospetto che chi immette i dati nei navigatori, prenda una percentuale dalle amministrazioni comunali sulle svariate multe che prendi quando ti catapulti in zone pedonali o quando passi davanti agli autovelox fantasma (per “lui”). Ieri dopo l’ennesima litigata che ho fatto con il mio navigatore, mi è arrivata una notifica sullo schermo con su scritto “arrangiati”, neanche il tempo di leggerla mi sono trovato in una rotonda a due centimetri dalla statua che raffigura la zia del sindaco del paese, mentre venivo tempestato dai flash di un autovelox neanche fossi una celebrità. Inutile dire che la successiva notifica è stata “te l’avevo detto!”

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