sabato 12 settembre 2020

verità - i pensieri del Sabato


Cosa pensiamo, cosa diciamo sottovoce e cosa diciamo in pubblico? Sono le stesse cose? È una questione vecchia come il mondo: l’ipocrisia. Chiariamolo subito, è un problema di tutti, non si salva nessuno. Anche la persona più coerente, ha degli scheletri negli armadi. Riusciremo mai a essere coerenti? Dire apertamente ciò che si pensa non è mica facile. Presuppone coraggio ma, in certi casi, una certa dose di insensibilità, cioè non aver paura di ferire gli altri. Allora potremmo benissimo affermare che l’ipocrisia è dovuta anche al rispetto degli altri? Insomma, forse, potrebbe essere una forzatura. Però in certi casi, questa mancanza di coerenza, può salvare i rapporti, se è dovuta alla voglia di tutelare l’altro. Certo potrebbe essere un buon alibi per il bugiardo cronico, ma sono rischi che si possono correre, tanto, ormai è assodato, viviamo in un mondo di ipocrisie. Quindi ci assolviamo tutti? Possiamo continuare a comportarci così? Bene, visto che il mondo gira così, proporrei la giornata della verità. Un giorno in cui tutti dovranno dire apertamente ciò che pensano, senza ipocrisie. Un solo giorno in cui siamo tutti obbligati a dire ciò che pensiamo. Quel giorno si romperanno amicizie, rapporti e litigheremo un po’, però dal giorno dopo, vedrete, tutto tornerà come prima. Trecentosessantaquattro giorni di ipocrisia possono lasciarcene uno di verità senza troppi drammi. Sai che divertimento.