sabato 8 agosto 2020

casa dolce casa - i pensieri del Sabato

Ma non doveva esplodere il numero di divorzi, una volta finito il lockdown? La convivenza 24 ore al giorno avrebbe dovuto fa scoppiare le coppie, ma così non è stato, o per lo meno non nei numeri che ci si immaginava. Forse quei giorni di convivenza forzata hanno sortito effetti diversi, ma non certo quello di dirsi addio per sempre. Ogni coppia che ha vissuto insieme il lockdown, alla fine è riuscita a gestire il tutto con i giusti compromessi, e diciamocela tutta, se le cose andavano in un certo modo prima della quarantena, non sono cambiate durante. Forse chi ha altre “situazioni” avrà contato i giorni nella speranza di ricominciare la routine extra, ma non credo che abbia accelerato nel rompere lo status quo: spesso è troppo comodo fingere. L’unica cosa drammatica è stata la convivenza forzata in situazioni pericolose già prima del lockdown: la triste realtà della violenza domestica. Altro che divorzio, in quei casi esiste solo la galera! La sopraffazione che subiscono all'interno delle mura domestiche molte persone, la violenza e le vessazioni, sono state il vero dramma di quelle giornate. Purtroppo sono situazioni in cui dovremmo organizzare meglio le nostre precauzioni al fine di impedire che tutto ciò possa continuare a ripetersi. Per questo occorre proseguire sulla strada della prevenzione dei femminicidi e occorre approvare al più presto norme contro l’omotranslesbofobia. Questi drammi sono un vero virus che occorre combattere con le armi della cultura e della legge. Il lockdown ci ha fatto vivere forzatamente per troppe ore sotto lo stesso tetto e ha messo in evidenza la nostra capacità di adeguarci agli altri, ma mai ci dovremmo adattare alla violenza domestica.