sabato 4 luglio 2020

non ti pago! - i pensieri del Sabato

Non dico che qualcuno si sia arricchito in questo periodo di pandemia, ma penso che qualcuno sia riuscito a risparmiare, questo sì. In effetti la crisi economica sta esplodendo, e del resto non poteva essere altrimenti, in virtù del fermo totale che abbiamo subito per più di due mesi. Non voglio ritornare sulle politiche economiche messe in campo per far fronte all’emergenza e neanche soffermarmi sui tanti settori che soffrono una delle crisi più nere degli ultimi anni, ma oggi vorrei condividere un pensiero riferito a coloro i quali useranno la crisi come alibi per non cacciare un centesimo. Ovviamente è umanamente comprensibile l’atteggiamento che ha chi non spende per paura di un probabilmente ritorno della pandemia, non condanno assolutamente questo atteggiamento del tutto comprensibile. Però non vorrei che la scusa del Covid possa essere usata da chi ha possibilità economiche ma che risponde con la frase “Non ti pago!” senza soluzione di continuità. Vedo che queste persone incominciano a prendere coraggio e che il “Non ti pago!” diventa la frase più ascoltata in questi giorni. Lo sviluppo economico si basa su tanti fattori e la crisi del Covid ha veramente fatto danni enormi al tessuto economico della nostra società, però il “Non ti pago!” da parte di chi potrebbe tranquillamente farlo, fa veramente male. Se non hai perso molto e se hai un bel gruzzolo da parte, caro signor “Non ti Pago!” non peggiorare le cose, non cercarti l’alibi per prendere in giro il prossimo, anzi, facciamo così, non ti chiedo di sperperare soldi, però se devi qualcosa ad altri, paga, almeno tu che potresti.