venerdì 4 aprile 2014

Viasatgroup, un garage e quarant'anni di successi


Se racconti una storia di successo nata in un garage, pensi immediatamente agli Usa: immagini una storia da Silicon Valley, con dei ragazzi che in un garage costruiscono dal nulla aziende di successo. La storia che voglio raccontare, invece, è ambientata in Italia, sì, l'Italia. Me la raccontò la prima volta il protagonista e ne rimasi molto colpito, al punto da lasciarmi coinvolgere lavorativamente. Questa storia mi travolse il giorno che ci incontrammo, dopo esserci conosciuti solo in rete (nientedimeno su di un social network!), grazie alla comune idea di cambiare la situazione assicurativa italiana, e lo facemmo a Napoli, la città protagonista degli errori, degli orrori e del riscatto della storia assicurativa italiana. In quell’occasione mi raccontò la storia di un uomo del Sud che decise di mettersi a "faticare" per darsi un futuro: un garage e tanti transistor e la caparbietà di voler sbarcare il lunario. Oggi, partendo da quel garage, ha creato un gruppo leader della telematica satellitare internazionale. Questa storia è il simbolo che anche in Italia si può fare impresa, sicuramente con maggiori difficoltà rispetto agli Usa, ma ce la si può fare. Oggi lavoro con lui da più di un anno e ne sono contento, ho l'opportunità di portare un contributo infinitesimale a questa storia. Lavoro per un gruppo nato dalla caparbietà di un ragazzo di Corato, che a Torino, tra transistor e qualche manuale tecnico, ha portato la telematica italiana all'avanguardia nel mondo. Lo so, penserete che queste righe sono scritte per elogiare il proprio capo, ma non è così: Domenico Petrone non è uno che ha bisogno di essere adulato, lo fai felice solo se ti impegni come fece lui quarant'anni fa...io ci provo.