sabato 1 settembre 2012

racconti brevi...red


La vedi questa terra? Una volta era solo di una persona! Si faceva portare un po' di braccianti e se la faceva lavorare. Gli costava pochi spiccioli e lui si pappava i frutti di quest'immensità. Gli abbiamo occupato le terre, ci ha fatto sparare contro dai picciotti, ma la terra è diventata di tutti quelli che ci lavoravano. Abbiamo spiegato quali fossero i diritti dei lavoratori, quanto gli era dovuto per il loro sudore, denunciando le condizioni di vita dei luoghi di lavoro. Quando calpestavano un diritto, noi ci siamo sempre stati, abbiamo lottato per ottenere maggiori diritti e salari dignitosi. Se oggi ti ammali, ti curano senza chiederti quanto hai in banca. Se tuo figlio oggi può studiare come il figlio di un ricco è perché ci siamo battuti per la scuola pubblica. Se oggi sei libero di dire ciò che vuoi, fondare un movimento e votare chi diavolo vuoi, lo devi al fatto che si è lottato per la democrazia. Oggi sono solo un vecchio che credeva in una società più giusta ed ha lottato per renderla tale. Ora spetta a te continuare a lottare contro le ingiustizie, le diseguaglianze economiche e di genere, non smettere mai di credere in un mondo migliore per tanti e non per pochi. Io ho fatto il mio tempo, avrò anche sbagliato, credendo in cose che poi tanta libertà non avrebbero portato...ma si sa, nessuno è perfetto! Fu così che se ne andò, ed io rimasi solo. Rimasi solo in mezzo a tutta questa confusione. Quando era chiara la divisione tra il ricco ed il povero, capivi subito da che parte stare, tutto era più semplice. C'era chi voleva sfruttare gli altri e chi si ribellava allo sfruttamento. C'era chi difendeva il proprio potere e chi voleva che quel potere fosse di tutti. Oggi non tutto è così chiaro, ti trovi il povero che difende gli interessi del ricco, seriamente convinto che così deve andare il mondo...io non mi sono rassegnato, c'ho provato. Oggi tocca anche a te. Il futuro è nelle tue mani. Non rassegnarti mai all'ingiustizia. Costruisci un mondo più giusto... Fu così che, dopo queste frasi, anch'io continuai a lottare per difendere i diritti di ogni individuo. La lezione era chiara ed il peso della responsabilità, piovutami addosso, sarebbe servita ad esser più determinato. Ti chiedo di non far spegnere mai questa speranza, che ci passiamo di padre in figlio, tra un po' spetterà a te, portare avanti gli ideali di giustizia sociale, che ci passiamo di generazione in generazione. Questo mi disse, prima di lasciarmi per sempre, e così iniziò il mio impegno... ( così all'infinito, di padre in figlio)