sabato 19 settembre 2020

nessuno è diverso - i pensieri del Sabato

Ormai entrati da tempo nel terzo millennio ancora si giudica l’affettività delle persone. Se invece di pensare sempre alle inclinazioni sessuali - fissazione di chi ha seri problemi con la propria - riuscissimo a pensare che siamo tutti liberi di provare amore per chi vogliamo, il mondo sarebbe più giusto e non accadrebbero più episodi drammatici in cui le vittime hanno il solo torto di voler amare. Vedere due persone che si amano è una delle cose più belle del mondo e veramente mi risulta inconcepibile discriminare quel sentimento in base all’identità sessuale. L’amore è già merce rara di questi tempi e quando lo vedi negli sguardi di due persone, devi solo gioirne. Il discorso diventa ancora più triste quando vedi chi giudica l’altro in base all’identità di genere. Ma come ci permettiamo di giudicare cosa provi una persona che si sente in corpo geneticamente differente rispetto a ciò che vorrebbe essere? Chi siamo noi per giudicare e ghettizzare chi si vuole sentire libero di desiderare e di vivere come meglio crede? A quante sopraffazioni, a quante morti e a quante altre ghettizzazioni dobbiamo assistere per far comprendere che l’identità sessuale e le diverse affettività non devono mai essere giudicate? Basta discriminazioni affettive, basta tragedie, nessuno è diverso da nessuno.