venerdì 6 gennaio 2012

facebook ed i servi sciocchi

Tempo fa mi sono rallegrato  per l'utilizzo del web. Ci si sente protagonisti di ciò che accade, condividendo informazioni su siti e social network. Si può diffondere un'idea utilizzando canali che riescono ad aggregare gente, con una forza dirompente rispetto ai soliti canali utilizzati fino ad ora. La gente oggi sa come veicolare le proprie idee grazie alle nuove tecnologie. Non siamo più schiavi dell'unico mezzo di informazione del secolo scorso, cioè la televisione. Non ci sono dei Minzolini che possano censurare la diffusione delle nostre idee, e non ci sono dei monopolisti che possano impedire il diffondersi di informazioni che il web fa circolare liberamente. Ma le notizie via web, purtroppo, possono essere censurate, grazie all'imbecillità di chi prova invidia del successo di altri. L'altro giorno Facebook ha chiuso un gruppo di 40.000 persone che denunciava le discriminazioni assicurative al sud, perché qualcuno ha segnalato che il logo di quel gruppo era suo...La tristezza della cosa deriva dal fatto che quel logo, oltre ad essere stato creato da altri, campeggiava già da tempo sul sito e sul gruppo stesso, solo che un "furbacchione" ha pensato bene di registrarlo, per far sua la battaglia. Insomma, uno lotta per far valere dei diritti sacrosanti e trova sulla sua strada un individuo che cancella tutto...per invidia! Al di fuori della diatribe legali che seguiranno, la cosa che mi colpisce di più è la "furbizia" di chi, carpendo la buona fede altrui, ha pensato bene di fare un favore a chi sta tenendo comportamenti vessatori nei confronti dei meridionali! La democrazia del web può esser messa a dura prova non tanto dai regimi, ma dai suoi servi sciocchi!