Quando sento parlare Renzi, a dir la verità, colgo sempre dei ragionamenti illuminanti, idee anche condivisibili, però c’è sempre una cosa che non mi quadra. Lo ascolto, lo leggo e penso che le cose che sostiene non siano sbagliate, però poi rifletto e sorrido. Devo essere sincero fino in fondo, le cose che dice sarebbero giuste se non fosse lui a sostenerle. Mi spiego meglio con un esempio, così riesco a chiarire questa mia affermazione. Lo faccio con una citazione cinematografica, nello specifico con una scena tratta dal film “Totò Peppino e i fuorilegge”. La scena è quella in cui, a cena (e che cena!), Totò e Peppino spiegano il progetto di aprire un salone di bellezza a Roma alla moglie di Totò (interpretata dalla grandiosa Titina De Filippo). Per il salone di bellezza occorre il finanziamento di Titina che ascolta l’idea e alla fine afferma: un’idea ottima! E quanto ci vorrebbe? Bene, bene! E come lo chiamereste? Da Peppino? Ma io metterei anche di più, il capitale è assicurato, sempre che Peppino non foste voi! Perché voi siete l’antitesi del parrucchiere!
La scena prosegue con l’elenco degli errori compiuti dal parrucchiere Peppino e con la fine anticipata della cena, con Titina, che ritirando i piatti da tavola, esce dicendo: ma mi faccia il piacere!
Insomma, è più forte di me, ma ogni volta che ascolto Matteo Renzi, rivivo questa scena del film e mi viene da dire: bravo, bravo, un’idea eccezionale! Sempre che Matteo non fossi tu! Tu sei l’antitesi dello statista, ma mi faccia il piacere!