martedì 4 ottobre 2011

per le compagnie sono un altro...


Non per tornare al solito argomento, ma c'è una cosa che mi è venuta in mente sul diverso trattamento che le compagnie hanno nei confronti dei cittadini italiani. Ho già dichiarato di essere favorevole alla lotta contro le discriminazioni assicurative nei confronti dei miei concittadini. Per questo invito tutti a sostenere la Petizione che MO BAST! e FEDERCONSUMATORI  hanno deciso di sottoporre al Parlamento Europeo. Insomma, non è giusto che esistano, per l'assicurazione auto, cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Detto questo, ho intenzione di aggiungere un'altra considerazione sull'assurdità di questa faccenda. Immaginiamo di trovarci in presenza di un cittadino napoletano, chiamiamolo pure Signor Ferrante, che nella sua carriera assicurativa è stato un vero disastro. Non ha avuto mai la soddisfazione di vedere la sua polizza auto diminuire, soprattutto perché è un cattivo guidatore. Malgrado i decenni di assicurazione, tra alti e bassi, egli è ancora in una classe poco virtuosa, diciamo una bella settima classe.
Ferrante è consapevole che la sua carriera di guidatore non è delle migliori... diciamo che con l'auto è un vero disastro! Merita la classe che ha!
Ogni tanto si incontra al bar con gli amici, e tra essi un caro amico, il Signor Esposito che, a parità di anni "assicurativi", è un vero VIRTUOSO. Esposito ha la prima classe da anni! E' giusto quindi che Esposito paghi la polizza 800 Euro all'anno e Ferrante 1.800!!
Un bel giorno Ferrante, per motivi di lavoro, è costretto a trasferirsi in una ridente cittadina settentrionale. Da quel giorno il Signor Ferrante prenderà la residenza nella nuova città. Ma, sorpresa delle sorprese, in virtù del perverso sistema delle tariffe assicurative, egli, con la stessa settima classe, pagherà 500 Euro di assicurazione all'anno!
Il Signor Ferrante non è una persona diversa da ciò che era, ma con il semplice cambio di residenza... è, assicurativamente parlando, diventato un altro! 
Egli ogni tanto torna a Napoli, ma non ha il coraggio di entrare nel bar degli amici: non riesce più a guardare in faccia l'amico Esposito...