sabato 2 luglio 2011

un lunedì a Napoli

In piazza ci sono sceso tante volte. Per sostenere un movimento politico; per festeggiare una vittoria elettorale; per unirmi a chi protestava contro una legge ingiusta. Tutte le volte l'ho fatto perché ritenevo giusto affermare in maniera pubblica le mie idee. Mai però l'ho fatto per qualcosa che avesse a che fare col mio lavoro. Io da anni lavoro nel campo delle assicurazioni, ho svolto vari ruoli nel settore, e sempre ho dovuto mediare tra le esigenze delle compagnie e quelle dei clienti. Non è stato mai facile. Ma oggi è diventato ancora più difficile fare questo mestiere, con alle spalle un atteggiamento di totale chiusura delle compagnie nei territori in cui opero. Da cittadino e da operatore del settore, penso che sia giunto il momento di farsi sentire. Lunedì 4 Luglio sarò anche io in piazza a Napoli per incontrare altri cittadini che non vogliono più subire discriminazioni assicurative. Lo farò da uomo che nell'assicurazione ci crede, ma che pensa che il sistema debba essere profondamente riformato: così com'è non va più bene. Al sud ci sono tante persone per bene, che non possono esser trattate da delinquenti, in virtù della propria residenza. A me chi fa le truffe fa schifo, ma mi fa altrettanto schifo vedere che a pagarne le conseguenze siano sempre le brave persone. Lunedì io ci sarò.

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