venerdì 24 giugno 2011

il valore della differenza

Ho la fortuna di abitare in un quartiere di Napoli in cui si fa la raccolta differenziata porta a porta. Ogni giorno so che devo buttare una parte dell'immondizia che produco. All'inizio è stato un po' complicato, ma poi tutto è diventato più semplice. Vivo, quindi, in un quartiere in cui non vi sono rifiuti a marcire in strada. In questi giorni di emergenza ho paura di ciò che stiamo facendo respirare ai nostri bambini, e penso al caldo che sta facendo precipitare la situazione in una emergenza sanitaria pericolosissima. Napoli è l'unica metropoli italiana priva di discarica. Per caratteristiche morfologiche del territorio metropolitano è impossibile crearne una in città. Se una metropoli, con più di un milione di cittadini, non ha dove riversare la spazzatura, la conseguenza logica è che vi sia questa emergenza. Il problema va affrontato a livello regionale e, nell'immediato, a livello nazionale. Rimuovere ciò che è a terra e buttarlo nelle discariche nazionali, preparare dei siti regionali, far partire la differenziata in altri quartieri, agevolando la costruzione di impianti di compostaggio ( l'umido attualmente lo esportiamo fuori regione ) e diffondere le isole ecologiche per una più accurata differenziazione e riciclaggio dei rifiuti. Spesso mi è capitato di portare alcuni tipi di rifiuti nell'isola ecologica vicino casa: provo un piacere immenso nel sapere che ciò che butterò entrerà in un ciclo dei rifiuti dedicato e, non nelle discariche ( che sono ancora necessarie, ma che comunque sono la soluzione più avvilente ). Se riduciamo il volume dell'indifferenziato, anche le discariche saranno più sicure ed anche meno utilizzate. Al nuovo Sindaco riconosco la volontà di rompere l'immobilismo che, come un cancro si è mangiato la nostra coscienza civica. Metter di fronte alle proprie responsabilità chi  deve decidere dove far conferire la nostra immondizia ( provincia latitante, regione inesistente e governo ricattato dai veti leghisti), organizzare delle isole ecologiche itineranti e far leva sul senso civico della maggioranza dei cittadini. Basta! L'Italia non può permettere che dei cittadini che non hanno sul proprio territorio la possibilità di avere discariche, siano emarginati dalle province limitrofe. Al cittadino chiedo solo di organizzare  un nuovo modo di gettare i propri rifiuti: la differenziata, anche se non è porta a porta, può esser fatta da tutti. Certo ci deve esser sempre un luogo dove poter buttare ciò che non è più riciclabile... se non lo possiamo mettere in città e non ce lo fanno portare fuori dalla città, non è colpa nostra, ma se non differenziamo la spazzatura nelle nostre case... la colpa è anche nostra!

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.