È appena passato un mese dalla pubblicazione del secondo libro sull’Agenzia 88881 e posso dire che mi sento molto soddisfatto. Raccontare delle storie e sapere che vengono apprezzate è una cosa molto gratificante e poiché, rispetto al primo libro, ho avuto anche modo di presentarlo in pubblico, approfittando del ritorno alla normalità dopo questi due anni di limitazioni, lo sto verificando in più occasioni. Questi eventi pubblici mi hanno consentito di poter leggere qualche brano del libro, commentarlo con i lettori e spiegare i motivi che mi hanno spinto a scriverlo, ed è un’esperienza che mi ha emozionato molto. L’obiettivo della serie Agenzia 88881 è quello di far conoscere il mondo assicurativo con ironia, e chi è del settore lo ha apprezzato a tal punto che sono tante le richieste per poter ricevere un’unica raccolta da poter regalare ai propri assicurati nel periodo natalizio e non solo. Un agente assicurativo mi ha detto “ogni anno regaliamo calendari e agende, quest’anno vorrei regalare qualcosa che faccia conoscere il nostro lavoro”, spero che il mistero e l’ironia che ho messo in questi romanzi possa realmente essere utile allo scopo.
Insomma non posso lamentarmi di questo primo mese, anzi, ora che ci penso una cosa c’è: rispetto a quanto accaduto col primo, nessuno vuole che glielo regali. Mi spiego meglio, per mia natura fatico anzi sono allergico alla vendita del libro e se ho le copie con me, le omaggio con dedica. Questa cosa ha funzionato col primo, ma ora no: lo vogliono comprare. Poiché ho scritto per divertirmi e non per guadagnarci, tutto ciò mi ha spiazzato, ma allo stesso tempo mi ha fatto comprendere che quello che io considero un passatempo divertente, qualcuno lo percepisce come un vero romanzo. Ma veramente fate?
