martedì 16 ottobre 2012

napoli arancione


Girovagando per i vari social networks, mi sono imbattuto in una nota del Sindaco di Napoli, che riporto di seguito, il cui significato tenterò di interpretare, poiché credo sia giusto comprendere ciò che egli vuol fare per il bene della mia città. Ecco cosa è scritto nella nota: "Ho ereditato 1,5 miliardi di debiti, il governo ha tagliato 350 milioni, il sacco di Napoli, non è giusto che paghiamo noi e i cittadini ! Non ci faremo piegare: onestà, dignità, orgoglio, amore non hanno prezzo. Daremo una bella lezione a chi ci vuole piegare e a chi ci ha tradito ! Non sottovalutate la forza rivoluzionaria delle idee e dei cuori, non vi salverete nei vostri salotti del potere, scasseremo i poteri occulti. Emozioni e onestà non ci sono nel PIL, con il denaro pensate di comprare tutto, i lavoratori si prenderanno il capitale per darlo al popolo". La prima parte è chiara ed anche, oggettivamente, giusta: Napoli ha un debito enorme e l'attuale Amministrazione non ne ha colpe. I tagli del Governo, non solo quello attuale, sono stati elevatissimi. La cosa che però non riesco a comprendere è come si intenda procedere. Assodato che non ci faremo piegare, non mi è chiaro cosa si intenda fare per governare la città. Scrivere che scasseremo i poteri occulti, fa un certo effetto, ma solo quello. Aggiungere che le emozioni e l'onestà non si misurano nel Pil, è bello, ma cosa vuol dire? Soprattutto, affermare che i lavoratori si prenderanno il capitale per darlo al popolo, oltre a dare un senso marxista alla nota, non rende chiaro cosa ci propone di fare il primo cittadino. Da oggi ogni napoletano camminerà a testa alta e sarà fiero del proprio amore e della propria onestà, ma, proprio perché tutto ciò non crea Pil, nulla cambierà della sua condizione: so' felice e onesto, me l'ha detto il Sindaco! Felicemente ed onestamente percorreremo le ZTL oppure il Lungomareliberato, magari apprezzando le tante biciclettine disegnate a terra ( si narra che tali disegnini abbiano lo stesso misterioso significato del "Dio c'é", che anni fa ti ritrovavi nei luoghi più disparati ) sparse qua e là per la città. La soluzione è l'ottimismo e la socializzazione dei mezzi di produzione: ecco spiegato come ne usciremo! Caro Sindaco, mi sarei aspettato un appello alla città per buttar giù delle iniziative concrete, dimostrando che, malgrado il debito abbia dimensioni enormi, la città è pronta a riprendersi, grazie a piccole azioni quotidiane. Da un Sindaco mi aspetto un programma, non la ricetta della felicità. Scrivere che il proletariato andrà verso il Sol dell'avvenire, fa effetto ( soprattutto a qualche nostalgico ), ma non serve a nulla, perché nulla significa. Sforzi la sua fantasia in azioni concrete che migliorino la vita dei cittadini, del resto è per questo che molti l'hanno votata ( anch'io ), non abbiamo bisogno di frasi ad effetto rivoluzionarie, ma di cose concrete. Lei si presentò alle elezioni sapendo quale situazione patrimoniale vivesse il Comune di Napoli, quindi, se decise di candidarsi era perché pensava di poterlo fare, malgrado queste condizioni gravi. La nota così com'è non significa nulla per la città, forse può avere un suo significato come slogan per una campagna elettorale...ohibò! Mi scusi!!! Ho sbagliato tutto! Questo non era un messaggio di un Sindaco alla sua città, come erroneamente ho creduto, è un messaggio per la campagna elettorale della Lista Arancione! Io che pensavo di aver votato un Sindaco per la mia città, mi ritrovo un Sindaco che, grazie alla mia città, pensa alla prossima campagna elettorale.