mercoledì 9 settembre 2020

buonisti - racconti brevi

Oggi ne ho beccati due, ma non è stato affatto facile. Ci sono giornate che mi può andare male, altre in cui il bottino è ben più cospicuo. Non è facile ma io ce la metto tutta. Oggi mi è andata bene: due persone  sorprese a parlare ad alta voce di diritti e solidarietà. Sono intervenuto in tempo, poco prima che iniziassero a tirar fuori concetti zuccherosi che portano solo guai. So bene come fare, ormai sono uno specialista. Appena sento discorsi del genere mi fermo e intervengo energicamente. Qualche giorno fa ho beccato un ragazzo che voleva aiutare una vecchietta ad attraversare la strada, un’altra volta dei giovani che raccoglievano fondi per non so quale “buona” causa. Sono un vero esperto e potrei definirmi un cane da caccia, grazie al mio fiuto riesco a scovarli immediatamente. Ho una specie di radar, li sento a distanza. La coscienza sociale, la bontà d’animo, il rispetto per le minoranze, tutte queste cose mi fanno scattare come un felino. Sono ancora tra noi: buonisti, comunisti, ecologisti, sognatori e minoranze varie. Vado a caccia ogni giorno per trovare chi ancora la pensa in un certo modo. Certo, oggi come oggi, mica è così facile trovare questi “addolcitori” della società, le persone sembra che abbiano capito come deve andare il mondo ed è difficile sentire ancora qualcuno che continui ad avere certe debolezze. Ieri ho ascoltato un gruppo di persone prendersela con chi ci sta invadendo, e quindi non ho sentito il dovere di intervenire. Però c’è ancora qualcuno che fa il “buonista” e allora mi faccio avanti in maniera vigorosa. Oggi, appena ho sentito questi due idealisti, avvicinandomi, ho fatto il mio dovere, stringendoli forte, gli ho detto: grazie di esistere!