- Non riesco a trovare l’ispirazione?
- Vabbè può capitare. È per le cose che scrivi la Domenica?
- Sì! Ogni domenica faccio un po’ di satira per prendere in giro il mondo politico
- In effetti bastano già le loro azioni e la realtà diventa più forte della satira...
- Hai ragione! Questi sono la satira di se stessi!
- Hai scritto di Conte?
- Sì, l’ho preso in giro sulla gestione delle vari fasi ( Fase su fase ) e sul fatto che si crede un padreterno ( Angeli )
- E Salvini?
- Figurati! L’ho fatto diventare il risultato di un esperimento. ( Esperimenti )
- La Azzolina?
- Lei è l’enciclopedia della satira, anche se credo che di enciclopedie se ne intenda ben poco! ( Ripetizioni )
- I Cinque Stelle? Renzi? Calenda?
- Li metto ovunque...
- Silvio?
- L’ho inserito in un regolamento di conti con la Meloni e Salvini ( Il ritorno )
- E Zingaretti?
- Pure! Figurati se me lo facevo scappare... ( Irrecuperabile )
- Mattarella?
- Anche.L'ho immaginato al Quirinale a difendersi dal mondo politico ( Richieste ) e gli ho fatto anche organizzare una bella vacanza in un villaggio! ( Villaggio vacanze )
- Politica europea? Anche quella?
- Sì, ho parlato pure della politica europea ( Notte insonne )
- Trump??
- Figurati! È il politico più ridicolo che ci sia... ( App )
- Hai certamente parlato del Covid...
- Sì, ho fatto parlare direttamente il virus ( La grande Scoperta )
- E della nostra politica locale? Hai scritto su De Luca?
- Gli ho fatto regolare i conti con quel gran genio di De Magistris! ( Bevute notturne )
- E Napoli?
- Anche Napoli. Considerando che la stanno distruggendo tra debiti e incompetenza, me la sono presa anche con chi non protegge la sua storia artistica... ( Arte di Napoli )
- Insomma, credo che tu abbia esaurito gli argomenti
- Infatti, però, pensandoci bene, qualcosa ancora ci sarebbe...
- Cosa?
- Un bel racconto sul futuro dell’Italia, però facendo satira non sui politici ma sui chi li vota. Una bella satira sugli italiani
- Sarebbe originale. Come lo intitoleresti questo racconto?
- “Tengo famiglia” e sarebbe la filosofia sulla quale si regge l’Italia. Ora ci penso e lo scrivo: l’italiano che fa il moralista sugli altri ma poi per farsi i fatti suoi non guarda in faccia a nessuno.
- Mi sa che ci sarà poco da ridere...
- Lo penso anch’io, ne uscirebbe un racconto troppo triste. Vabbè scriverò qualcos’altro.