sabato 27 ottobre 2018

maggioranza silenziosa

Il 14 Ottobre del 1980 quarantamila impiegati della Fiat scesero in piazza per dire basta al blocco della fabbrica, dovuto a mesi di scioperi. Fu detto che quel giorno, quei quarantamila quadri, avessero dato la mazzata finale al movimento sindacale. In questi giorni ci penso spesso, non tanto per la vertenza dell’epoca, ma per quel senso di ribellione di tanti signor “nessuno” ( almeno per i sindacati tali erano ), che decisero di dire basta, che fecero sentire la propria voce, per il diritto al lavoro: rivendicando il diritto di poter portare il pane a casa, senza rivoluzioni e senza ideologie. Penso che in Italia sia giunto il momento di alzare la voce da parte della cosiddetta “maggioranza silenziosa”, contro l’incompetenza, l’arroganza e le continue urla di una minoranza molto rumorosa, che oggi ha preso in mano le redini del governo del paese. Quelli che urlano senza proporre soluzioni, che ci inondano di nozioni antiscientifiche, persino alcuni, che pur non avendo nè studiato e nè lavorato, oggi dettano la linea. Vorrei sentire la voce delle persone che vivono sulla propria pelle la fatica del quotidiano e che non danno la colpa al nemico di turno, che se di colore è sempre meglio. Questi parlano alla pancia, ma continuando così, proprio la nostra pancia rimarrà vuota. Sarebbe bello se nascesse una rivolta morale contro questi urlatori, odiatori, furbacchioni che stanno avvelenando i pozzi. Una rivolta dal basso, da parte di chi non si sognerebbe mai di odiare, ma che vorrebbe solo che migliorasse la propria vita. Rispetto alle quarantamila persone che in silenzio manifestarono contro il rumore delle ideologie che li avrebbe lasciati a casa, oggi ce ne sarebbero molti di più per dire basta alle prese in giro di gente incompetente che sta affossando il paese. Oggi, 27 Ottobre, nella notte, sposteremo indietro le lancette di un’ora, cerchiamo di fermare chi le vuole spostare indietro di ottant’anni.