mercoledì 24 dicembre 2014

canto di natale

Finalmente a casa, dopo una giornata faticosa, Giorgio ripensava al fatto che, alla sua età, normalmente non si debba più lavorare. Invece no, quegli sciagurati lo avevano costretto a restare. La cosa all'inizio lo aveva inorgoglito, però, in tutta sincerità, la fatica era troppa. Si mise a letto e prese sonno, contando le leggi firmate in questi anni: altro che pecorelle!
Un rumore strano lo disturbò improvvisamente. Una voce nel silenzio della notte lo fece sussultare.
- Giorgio! Giorgio!
- Chi sei??
- Giorgio! Non mi riconosci??
- Enrico!!
- Bravo! Vedo che ti ricordi ancora di me!
- Che ci fai nella mia stanza?
- Tu, che ci fai ancora qui? Basta! Ricordati che non puoi stare qui in eterno!
- Ma io non volevo!...quegli imbranati non riuscivano ad eleggere un nuovo presidente...
- Giorgio...comunque sono qui per farti vedere il tuo passato...io sono lo spirito dei Parlamenti passati!
- Ua' come Scrooge...ma che è? Il canto di Natale??
- Seguimi...
- Voliamo nel passato?
- No! Andiamo a piedi, il parlamento è a due passi!
- E ti pareva! Berlinguer che si mette a volare? Tu e questa tua fissazione sull'austerità...
Dopo aver percorso la strada a piedi, entrarono nella Camera dei Deputati e Giorgio vide un'aula piena di volti che gli ricordarono la gioventù: c'erano tutti i costituenti, i leader storici ed anche quelli meno conosciuti, che però lui sapeva benissimo quanto avessero contribuito a far crescere l'Italia.
Ad un tratto si alzò un uomo ed incominciò a guardarlo negli occhi, indicandolo all'aula.
- Giorgio! Appena ti sveglierai ricordati di quest'aula com'era...ricordalo a quei debosciati che siedono qui oggi. Noi abbiamo lottato per un'Italia libera, democratica e pulita! Diglielo a quei debosciati!
- Sandro ti ringrazio per il messaggio, lo dirò sicuramente!
- Bravo! E poi aggiungi anche che la smettessero di usare delle mie frasi per farsi propaganda, che se oggi fossi lì da voi, li prenderei tutti a calci nel sedere. Diglielo! "Pertini vi prederebbe a calci!"
Dopo questo messaggio Giorgio ritornò nel suo letto, ma il sonno durò poco...perché giunse lo spirito del Parlamento presente...
- Sono lo Spirito del Parlamento presente!!
- Matteo e che cavolo...ci siamo visti tre ore fa...
- Ma io sono lo spirito di Matteo Renzi...mica sono io...cioè sono io, ma non veramente...
- Basta!!! Incomincia ad incasinarmi con le parole!! Passiamo al dunque. Che messaggio vuoi darmi??
- Un messaggio di speranza sul nostro presente, malgrado i gufi e gli sciacalli, ce la faremo...
- Vabbè, ma io non è che posso essere disturbato la notte, per risentire le stesse cose che mi dici durante il giorno!! Io tengo un'età! Aggia durmì! Matteo questo è il messaggio?
- Sì!
- Allora puoi andare, e dì a quello che viene dopo, che se deve fare come te, è meglio che non viene proprio! Io tengo una certa età...Devo riposare!!
Dopo poco si sentì una musica forte, ed entrarono nella stanza delle ballerine, coriandoli ovunque e dietro tutte queste belle figliole una corona che camminava...una corona che camminavaaa?? Ah! Ecco: una corona sulla testa di un uomo un po' bassino...
- Cribbio!! Qui è veramente figo!! Ragazze il papino vostro tra un po' passerà a vivere qua dentro! Feste, festicciole e mega party! Il Quirinale con me sarà una goduria!!
- Silvio??!! Ma tu non puoi!!
- Posso posso...il nuovo inquilino sarò ioooooooo!!!
Altro che Canto di Natale! Giorgio dopo quella nottata ripensò alle parole di Pertini e riscrisse tutto il discorso di fine anno. Lasciare il suo posto a Berlusconi era la cosa che lo tormentava di più. Il discorso iniziava così: Cari Italiani, una massa di debosciati sta per dare la mazzata finale al nostro paese, perciò ho deciso, con le ultime forze che avrò, di prenderli a calci in culo a tutti!