sabato 15 febbraio 2014

Scuola Cavour, amianto e rattoppi...

Può capitare di dover scoprire nuove cose, e di sentirsi inadeguato come genitore. Non c'entra l'educazione, in quel caso l'inadeguatezza la verifichi quotidianamente, ma parlo di un episodio che ti fa toccare con mano i pericoli che i nostri figli vivono per il solo fatto di respirare. Non parlo del fenomeno della "terra dei fuochi", che è la mia terra, in cui tanti genitori lottano da anni ( ben prima del fenomeno mediatico provocato da pentiti "popstar" ), chiedendo la verifica dei siti, la bonifica delle terre ed un maggiore controllo del territorio e dei prodotti. Ho scoperto da pochi giorni che anche l'ambiente più sicuro può mettere a rischio la vita dei nostri figli: la scuola. Giorni fa vengo chiamato dal personale della scuola, pregandomi di andare a prendere mio figlio, poiché la scuola era stata chiusa dall'Asl, in via precauzionale, per sospetta presenza di amianto nei pavimenti. La scuola Cavour di Napoli è la scuola in cui va mio figlio ed è la scuola in cui conto di iscrivere mia figlia per il prossimo anno. Rimango stordito, ed incomincio ad approfondire le cose. Scopro una storia fatta di approssimazione e di incompetenza che mi fa arrabbiare ancora di più: in che mani abbiamo affidato i nostri figli? Scopro che a Settembre tutto era già scritto in atti pubblici, e che l'allarme poteva essere lanciato molto prima. La questione riguarda molte scuole d'Italia e la Cavour è solo la punta di un iceberg. Molte scuole italiane, costruite negli anni '70, hanno la pavimentazione fatta di linoleum che, se lacerato, può rilasciare nell'aria particelle di amianto, con i rischi che possiamo immaginare per la salute di chi vive in quegli ambienti. Ritorniamo ai fatti: i tecnici della municipalità di competenza ( III Municipalità Stella-San Carlo all'Arena di Napoli ) redigono una relazione che chiede interventi urgenti per l'Istituto Cavour, menzionando uno studio dell'Università di Napoli che nel 2000 segnalava la questione linoleum per molti istituti di Napoli. In base a questa relazione, il Comune di Napoli, con Delibera n.692, sempre a Settembre 2013, chiede alla Regione i finanziamenti per i lavori da effettuare ( si parla anche di altri tipi di interventi, ma la questione amianto viene messa nero su bianco ). La Regione boccia la Delibera ed il Comune fa ricorso al Tar. A Settembre, in virtù di ciò che veniva scritto, ci saremmo dovuti aspettare analisi e verifiche delle condizioni ambientali, invece nulla fu fatto da tutti i soggetti interessati. Nulla! Il caso fu sollevato, successivamente, in consiglio di istituto e la risposta è stata quella di chiedere l'intervento...della Municipalità! Cosa fa la Municipalità? Chiama l'Asl e spiega che dall'istituto segnalano il rischio amianto. L'Asl, ovviamente, chiude la scuola in attesa di una perizia. Mi fermo un attimo: la Municipalità che sapeva, attraverso i suoi tecnici ( a Settembre furono loro a fare il progetto in cui menzionavano l'amianto ), solo su sollecitazione della Scuola, fa ciò che avrebbe dovuto fare prima: far effettuare una perizia ambientale! Oggi ci troviamo di fronte a due perizie, una privata ed una commissionata dalla Municipalità, entrambe negative ( sospiro di sollievo! ): la scuola Cavour può riaprire dopo degli interventi mirati sulla pavimentazione logorata. Tutto risolto? No! Da genitore sentitosi abbondantemente inadeguato, ho letto la perizia privata ( quella "ufficiale" ad oggi non la conosce nessun comune mortale ) e la conferma della pericolosità del pavimento, rimane tutta. Quel pavimento va cambiato ed occorre la bonifica, il rattoppo è solo una soluzione temporanea e non risolutiva per chi frequenta quegli ambienti. Non è possibile considerare la vicenda chiusa, come non è possibile che non si analizzi lo stato dei tanti istituti che hanno la stessa pavimentazione. Non voglio che altri genitori debbano vivere la stessa "inadeguatezza" e paura che ho vissuto io in questi giorni! Chiedo alle associazioni ed alle forze civiche e politiche di agire affinché la "questione Cavour" non diventi il "rattoppo" delle paure. Occorre mettere in sicurezza le scuole che presentano condizioni analoghe, ed occorre che le istituzioni non giochino la solita partita al rimpallo delle responsabilità.