domenica 13 ottobre 2013

lisciare il pelo

- La gente non vuole l’indulto e l’amnistia, le carceri piene non interessano a nessuno, se ne facciamo uscire a migliaia, su ogni autore di reato si scriverà che è uscito per l’amnistia.
- Memorizzato…beep!
- Quelli che hanno governato negli ultimi anni stanno sulle palle alla maggioranza degli italiani
- Memorizzato…beep!
- I sindacati non fanno gli interessi dei lavoratori, la gente è stufa!
- Memorizzato…beep!
- I partiti non devono ricevere più soldi dallo Stato, la gente non vuole
- Memorizzato…beep!
- Fare battute su Brunetta fa aumentare i voti
- Memorizzato…beep!
- Si sono aggiunti al carro: Fassino, Burlando e Marini…evitare di parlare di rottamazione, sennò scendono dal carro
- Memorizzato…beep!
- Adesso possiamo spegnere, i dati sono stati inseriti. Su, che aspettate, staccategli la chiavetta usb! Sveglia! Sveglia!
- Sì! Che c’è?? Che succede? Dove sono? Come mi chiamo? Voi chi siete??
- Porca miseria! Rispegnetelo!!! Vi siete dimenticati di inserire i dati anagrafici!!!...Riprendiamo! Mi chiamo Matteo Renzi, sono il Sindaco di Firenze e mi candido alla segreteria del Pd
- Memorizzato…beep!
- Bene! Riaccendetelo!! E speriamo che questa volta non ci siano più problemi! E mi raccomando, deve andare in trasmissioni popolari, tutte tranne “Ballando con le stelle”… rischiamo di far saltare il disco fisso!
 
Matteo non è un robot, anzi, è un politico con notevoli capacità, ma, il fatto che abbia la tendenza a lisciare il pelo a ciò che pensa la gente, lo rende inutile: basterebbe un robot in cui inserire i risultati dei sondaggi e farglieli declamare. E' facile ripetere ciò che la gente vuol sentirsi dire, preferisco chi convince la gente ad ascoltare qualcosa di diverso.

mercoledì 9 ottobre 2013

un calcio ai napoletani

Anni di cori negli stadi sui "napoletani", in cui ci invitavano a lavarci, ad esser travolti dalla lava eruttata dal Vesuvio oppure a ricordarci malattie, di cui avremmo portato per sempre le conseguenze. Insomma, sporchi e colerosi e, se non bastasse, anche sfigati ad avere un vulcano pronto ad incenerirci. Questi cori li sentivamo solo noi, anzi, per meglio dire: venivano intonati, ma molti facevano finta di non accorgersene. Negli stadi, sovente, sono comparsi anche striscioni sul tema, con varianti minime, ma con il soggetto ben chiaro: caro napoletano ci fai un po' schifo. Finalmente qualcuno ha ascoltato ed è intervenuto, ma cosa accade? I mass media si ribellano! In questi giorni è montata la polemica sul fatto che i cori che evidenziano "discriminazioni territoriali" ( oibò! Già l'ho sentita 'sta frase... ) possono provocare conseguenze assurde sul favoloso mondo del calcio. La tesi è: bastano due imbecilli che intonano un coro contro i napoletani e, le società di calcio, subiranno le conseguenze economiche derivanti dalla chiusura degli stadi. In poche parole, dopo anni di silenzio e di assenza di interventi contro chi insulta, quando qualcuno fa finalmente qualcosa, il mondo del calcio si ribella. Per queste persone è normale sentirsi chiamare "colerosi", tanto siamo napoletani...
La cosa più paradossale è che qualche napoletano ha incominciato a dare ragione all'offensiva mediatica, ma questa é un'altra storia, e sarebbe troppo lunga da scrivere. Noi napoletani siamo sempre stati i primi nemici di noi stessi, non tutti però, una minoranza "ben distribuita".