sabato 15 settembre 2012

arma segreta

- Non è possibile! Ancora le comprano! Ma com'è possibile??
- Ci vuole l'arma segreta!
- Non credevo di dover arrivare a tanto...
- È l'unica soluzione. Così la chiudiamo definitivamente e non se ne parla più!
- Non immaginavo che gli italiani fossero così fessi. Ho sempre pensato di non dover tirare fuori l'arma segreta. Ma se questi continuano a credere in noi, malgrado le sòle che gli abbiamo appioppato...resta l'unica cosa da fare!
- Purtroppo il popolo italiano è messo molto male...
- ...Ah! Non vedo l'ora di confrontarmi solo con gli americani. L'America è tutta un'altra cosa!
- Do il via all'arma segreta? D'accordo?
- D'accordissimo! Domani lanciamo la produzione della vettura che darà la botta finale! E voglio vedere se continueranno a comprare le nostre auto! Voglio un crollo immediato, così finalmente ce ne andremo da questo paese così provinciale! Vai con lo slogan!!
"Dopo Il ritorno di Giulietta e la rinascita della 500, ritorna, a grande richiesta, la mitica DUNA!"
- E dopo questo lancio, si chiude tutto e ce ne andiamo in America! ... E, finalmente, potrò rimettermi la cravatta! Non ce la facccio più a mettere questi maglioni blu, pure d'estate!! Mi è venuta la dermatite!
- Vabbè, serviva per farti sembrare alla mano...i radical chic italiani ti adorano, con un look così friendly....
- Brrrrr! Lo sai che quando parli inglese, mi si rizzano i peli!...Mi emoziono tutto!
- Sergio! Metti le mani a posto! Dobbiamo essere seri! È il momento dell'arma segreta!
- Hai ragione, sarò serissimo, come quando dissi quella balla sulla Fabbrica Italia! Mi hanno creduto davvero!...Che popolo beota!!
- Sei stato un grande attore, una vera star!
- Brrrrr!
- Giù le mani!! Sennò chiamo la FIOM!!
- Brrrrr! Brrrrr! Lo sai che con quelli divento ancora più perverso?!

domenica 9 settembre 2012

smartphone

Temperature in rialzo. Beep! "ricorda di far gli auguri a Rosa, Claudia e Maria". Beep! "Sei stato taggato in una foto di Giacomo". "Ultim'ora: rapinatori in un ufficio postale, persone in fuga". Bello questo link sui politici sanguisughe, ci metto mi piace e lo condivido. Beep! "Ciao Claudio, come va?" Bene, faccio quel servizio che ti ho accennato e ritorno in ufficio... Come si fa la faccina? Me lo dimentico sempre! Ah, ecco: :-). Buona questa su Equitalia! Meglio delle sanguisughe politiche. Taggo un po' di persone e la condivido anche su twitter. "Ultim'ora: l'ufficio postale è ora circondato dalle teste di cuoio, i rapinatori ancora barricati dentro". Beep! "A Luisa piace il tuo link". Beep! "Antonio ha commentato il tuo post". Avrà certamente messo qualche parolaccia, lui non paga una tassa da dieci anni. Beep! "Ricordati di pagare l'Enel!" Beep! "Claudio tutto bene?" Benissimo! Aspetto il turno, perdendo un po' di tempo in rete! La faccina, eccola: :-). "Sicuro?" Certo, tra un po' torno in ufficio, anzi, ti faccio una bella foto del posto in cui mi trovo...click! "Ultim'ora: sembrerebbe che nell'ufficio postale i rapinatori abbiano preso un uomo in ostaggio, la conferma è data da una foto postata qualche istante fa sul web!" Ma questo è pazzo? Ma come si fa a fare una foto in una situazione del genere? Ora la condivido su facebook... Ma che strano, è la mia. Drin! Drin! "Pronto, signor Claudio, non perda la calma e ci passi i rapitori, siamo della Polizia, non perda la calma, stia tranquillo... " Oddio! Come si fa la faccina? Ah, ecco: :-(.

sabato 1 settembre 2012

racconti brevi...red


La vedi questa terra? Una volta era solo di una persona! Si faceva portare un po' di braccianti e se la faceva lavorare. Gli costava pochi spiccioli e lui si pappava i frutti di quest'immensità. Gli abbiamo occupato le terre, ci ha fatto sparare contro dai picciotti, ma la terra è diventata di tutti quelli che ci lavoravano. Abbiamo spiegato quali fossero i diritti dei lavoratori, quanto gli era dovuto per il loro sudore, denunciando le condizioni di vita dei luoghi di lavoro. Quando calpestavano un diritto, noi ci siamo sempre stati, abbiamo lottato per ottenere maggiori diritti e salari dignitosi. Se oggi ti ammali, ti curano senza chiederti quanto hai in banca. Se tuo figlio oggi può studiare come il figlio di un ricco è perché ci siamo battuti per la scuola pubblica. Se oggi sei libero di dire ciò che vuoi, fondare un movimento e votare chi diavolo vuoi, lo devi al fatto che si è lottato per la democrazia. Oggi sono solo un vecchio che credeva in una società più giusta ed ha lottato per renderla tale. Ora spetta a te continuare a lottare contro le ingiustizie, le diseguaglianze economiche e di genere, non smettere mai di credere in un mondo migliore per tanti e non per pochi. Io ho fatto il mio tempo, avrò anche sbagliato, credendo in cose che poi tanta libertà non avrebbero portato...ma si sa, nessuno è perfetto! Fu così che se ne andò, ed io rimasi solo. Rimasi solo in mezzo a tutta questa confusione. Quando era chiara la divisione tra il ricco ed il povero, capivi subito da che parte stare, tutto era più semplice. C'era chi voleva sfruttare gli altri e chi si ribellava allo sfruttamento. C'era chi difendeva il proprio potere e chi voleva che quel potere fosse di tutti. Oggi non tutto è così chiaro, ti trovi il povero che difende gli interessi del ricco, seriamente convinto che così deve andare il mondo...io non mi sono rassegnato, c'ho provato. Oggi tocca anche a te. Il futuro è nelle tue mani. Non rassegnarti mai all'ingiustizia. Costruisci un mondo più giusto... Fu così che, dopo queste frasi, anch'io continuai a lottare per difendere i diritti di ogni individuo. La lezione era chiara ed il peso della responsabilità, piovutami addosso, sarebbe servita ad esser più determinato. Ti chiedo di non far spegnere mai questa speranza, che ci passiamo di padre in figlio, tra un po' spetterà a te, portare avanti gli ideali di giustizia sociale, che ci passiamo di generazione in generazione. Questo mi disse, prima di lasciarmi per sempre, e così iniziò il mio impegno... ( così all'infinito, di padre in figlio)