lunedì 26 marzo 2012

c'era una volta il coccodrillo

Fino a qualche anno fa, quando veniva a mancare un personaggio pubblico, fioccavano i "coccodrilli", ossia dei commenti sulla vita dello stesso. Si narra che nelle redazioni dei giornali, fossero conservati migliaia di coccodrilli pronti all'uso. In fondo a tutti capiterà di lasciare questo mondo. Il personaggio pubblico aveva questo vantaggio: una volta passato a miglior vita, già era pronto un commento sulla sua opera. La caratteristica del coccodrillo era di essere un commento ed un ricordo positivo sull'opera del protagonista. Se c'era da ricordare qualcuno, lo si faceva con ricordi positivi, al contrario,  si preferiva il silenzio, Difficilmente accadeva che si esprimessero critiche. Un modo ipocrita? Un po' sì, ma, comunque, una forma di rispetto per la morte. Ultimamente le cose sono cambiate. Chi commenta la scomparsa di qualcuno, lo fa spesso con astio. Ho letto dichiarazioni aberranti alla morte di molti personaggi: Bocca attaccato dai meridionalisti, Scalfaro dalla destra, Dalla dai benpensanti, Tabucchi dagli imbecilli...non c'è defunto eccellente che non abbia ricevuto critiche post mortem! Non voglio ritornare ai coccodrilli "scongelati", però desidererei che chi ha da fare critiche, le faccia prima, dopo si deve solo rispettare la persona che non c'è più. Al massimo si può restare in silenzio. Gli uomini si possono attaccare e criticare, quando possono difendersi. Appena morti, lasciamoli in pace, rispettiamo almeno il dolore dei loro cari.

martedì 20 marzo 2012

ZTL

Voglio respirare aria pulita. Odio il caos delle automobili. Mi muovo quasi esclusivamente a piedi. Queste tre affermazioni sono importantissime per far comprendere che ciò che scriverò, non è assolutamente anti-ecologico. Premesso ciò, ecco i fatti.
A Napoli stiamo assistendo alla creazione di vaste zone pedonali, dette anche ZTL ( zone a traffico limitato ). Una vera rivoluzione ( termine molto caro al nostro Sindaco ). La cosa sarebbe bellissima, se non vi fosse un piccolo problema legato alla circolazione nelle aree limitrofe alle ZTL. Non vorrei toscaneggiare, ma è nu burdell’!
Lo smog che non si respira nelle ZTL, si riversa, con effetto moltiplicatore, nelle strade limitrofe. Perché? Perché non si è pensato a percorsi alternativi, sensi di marcia che decongestionassero il traffico. Ma come? Ancora prendiamo l’auto? Risponderei: sì, perché il sistema dei trasporti pubblici ha subito, negli ultimi tempi, un ridimensionamento senza precedenti. Non voglio dare la colpa al Comune, anche perché, il grande ridimensionamento avviene soprattutto sui trasporti di competenza della Regione.
L’amara considerazione è però quella di vedere un Sindaco che, prescindendo, da una situazione trasporti così disastrata, decide di pedonalizzare buona parte della città. Il problema è che la ZTL sta cambiando significato, oggi, purtroppo, vuol dire solo: Zero Trasporto Locale…

sabato 17 marzo 2012

odor di primavera

Sarà perché sono nato il giorno dell'inizio della primavera, ma quando sento i primi odori di questa stagione, mi viene il buonumore. Abbraccerei tuti quelli che mi circondano. Passerei intere giornate con un sorriso perenne, con la faccia inebetita di chi è felice a "prescindere". L'odore delle giornate che ci introducono alla primavera è inebriante. Quando inizia la primavera divento la persona più buona al mondo!
Perdonerei gli scostumati, gli arroganti, i presuntuosi. Sorriderei agli antipatici, i supponenti, i furbi. Ascolterei con simpatia gli inconcludenti, i prolissi, i ciarlatani. E, tutto questo, accade per un po' di sole!
D'estate, poi, mi potete anche picchiare,"tanto nun me faccio niente!"

domenica 11 marzo 2012

che pallone sei?


Nella mia adolescenza, ed anche prima, ci si riconosceva in base ai palloni con i quali si giocava. Il grado di sfiga di un ragazzino lo si misurava in base al pallone che possedeva e col quale partecipava ai giochi, prevalentemente, di strada. Se un coetaneo portava un Super Tele, era sicuramente un grande sfigato, come del resto lo era il pallone in questione. Il Super Tele non era un vero pallone, ma un vero attentato alla teoria dell'aerodinamica, il boicottaggio di tutte le leggi della fisica. Un calcio a quel pallone provocava traiettorie improbabili, era come colpire una piuma, come dare un calcio ad una bolla di sapone. Quel pallone non andava a vento, era proprio il vento fatto pallone! Poi c'era il bambino del Super Santos. Premesso che il Super Santos poteva avere forme diverse ( per motivi inspiegabili ), chi lo portava era un bambino che oggi definiremmo "del ceto medio"...era un bambino normale, con un pallone ragionevole. Ma il vero eroe era il bambino che possedeva il "mitico" Tango! Il più invidiato ed il più invitato. Avere un amico col Tango era come avere un tesoro. Invitavi il bambino col Tango, anche se aveva i piedi storti. Ma come? Quello ha i piedi storti e tu lo chiami a giocare? Sì, tiene i piedi storti, però "tene 'o Tango!!". Io ho avuto la fortuna di giocare con tutti e tre i tipi di pallone...però col Super Tele tiravo alla grande...sarà perché era il mio pallone...

sabato 10 marzo 2012

persone che si prendono sul serio

Era da tempo che volevo scrivere qualcosa sulle persone che si prendono troppo sul serio. Gente che, quando parla, ti da sempre la sensazione che lo stia facendo "al mondo intero". Se capita di osservarle bene, esse non guardano negli occhi l'interlocutore, ma hanno lo sguardo verso l'infinito, perché è lì che vanno le loro parole. La cosa triste è che queste persone, molto spesso, hanno solo la presunzione di essere importanti, ma, in realtà, non le ascolta mai nessuno. E' gente che andrebbe riabilitata, attraverso strutture dedicate. Non è uno scherzo. Creerei dei centri di riabilitazione per far tornare con i piedi per terra le persone che si montano la testa: centri di ridimensionamento mentali. Appena vediamo qualcuno che, con sguardo "lungo", ci dice cosa è giusto fare e cosa no, chiamiamo immediatamente una bella ambulanza, ed il problema è risolto! Sarebbe troppo pericoloso? E' vero. Con questo metodo ci ritroveremmo tutti ricoverati lì...perché, in fondo, tutti ci prendiamo troppo sul serio. A proposito, in questo centro, non si sta mica così male!

domenica 4 marzo 2012

riformista

Da bambino, quando giocavi a pallone per strada, non volevi che ti cacciassero i proprietari delle auto che potevi ammaccare. Da grande, ti arrabbi quando vedi un pallone vicino alla tua auto. Il rivoluzionario è quello che gioca a pallone per strada, il reazionario è il proprietario dell'auto...il riformista è quello che costruisce campetti di calcio! Io sono riformista!
Oggi mi sono svegliato con questa metafora in testa. Il  riformista non è un moderato, anzi, è la persona che fa di tutto per trovare una soluzione "realizzabile" ad un problema. Affrontare un problema con la voglia di risolverlo è l'atteggiamento di un vero riformista. Urlare che c'è un problema, pensando che basti urlarlo per risolvere il tutto, è l'atteggiamento del populista ( rivoluzionario ). Dire che non c'è nessun problema, è l'atteggiamento del conservatore. Io amo sapere che quel problema possa esser risolto.